Altre situazioni invece in cui credi di non piacere ad anima viva, quando un'amica non aspetta che di farsi notare; pensi di non aver importanza nell'esistenza altrui, quando poi ti cercano e ti incoraggiano a continuare.
Chi siamo noi per giudicare l'esistenza degli altri, chi ci crediamo di incarnare per gli altri?
Rilassiamoci tutti, assaporiamo la vita, con calma, con partecipazione sì ma che non sia soffocamento; ciò che per noi può sembrare importante, vitale, per chi ci circonda invece potrebbe risultare banale, scontato o peggio inutile...
Ragionavo proprio l'altro giorno con mia sorella, la spagnola: ognuno può spendere i soldi che guadagna con fatica e sudore della fronte come meglio crede, chi in biancheria e arredo della casa, chi in viaggi, chi in gioielli, chi in soprammobili e ninnoli, poi ci sono i tirchi, i taccagni, gli avari che preferiscono tenerselo il denaro, accumularlo... Non esiste una via di mezzo, non credo almeno e più si avanza nell'età, peggio si esaltano i difetti, le mancanze.
E quando non sai che pesci pigliare?
Quando ti lasci vivere, ma vorresti essere altrove?
Quando quello che pensi, scrivi, condividi e commenti ancora non ti appaga in pieno?
L'importante non perderci mai e casomai, ditemelo...
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