giovedì 8 marzo 2018

LA DONNA

 Ho pensato tutto il giorno a cosa scrivere in occasione dell'8 marzo, come se avessi qualcosa di importante da raccontarvi, da propinarvi, come in ogni articolo.
 Il mio entusiasmo iniziale è andato affievolendosi con la stanchezza, con il calare delle tenebre, con gli scontri in famiglia: ogni giorno, ogni occasione uno scambio di idee, diciamo, tra due o più di noi che conviviamo sotto lo stesso tetto.
 Beata quella donna che abita nel Mulino Bianco, mai stanca, nessuna nuova ruga, taglio di capelli sempre perfetto...
 Beata quella donna che si alza la mattina ed ha voglia di depilarsi, in modo dolce, aggressivo, laser, estirpando tutti i peli superflui...
 Beata quella donna, che va dal dentista per farsi consigliare lo spazzolino più adatto alle sue gengive; e non comincia a tremare due settimane prima dell'appuntamento al solo pensiero che trovi qualche altra imperfezione da correggere con l'apparecchio...
 Beata la donna che nonostante lavi una quantità di piatti pari a quella del ristorante, sfrega e cura mani morbide e curate...
 Beata quella donna che cucina in modo impeccabile con i suoi attrezzi, i suoi prodotti rari e ricercati, tutto il corredo porcellanato completo...
 Beata quella donna che può permettersi di ordinare via internet qualsiasi capo di abbigliamento, accessorio o soprammobile con la sua carta di credito infinita...
 Beata quella a cui non cola mai il trucco, neanche dopo la lavata di testa del capo, neanche dopo aver discusso con il compagno...
 Beata quella che sorride e annusa il culetto del pargolo prima e dopo aver usato quei meravigliosi pannolini che nascono, corrono, crescono e costano una fortuna...
 Beata quella che chiama dalla finestra il marito alle prese con i lavori in giardino, sul balcone, al cancello della villetta, con il sorriso sulle labbra...
 Beata quella che non sbaglia mai lavaggio, non mischia i colorati, conosce le dosi perfette di ammorbidente, lava i pavimenti e disinfetta con una sola passata...
 Beata quella che corre nel parco sorridente anche nei giorni del ciclo, anche se ha da poco discusso con il figlio della suocera, anche se ha appena parlato sul portone della scuola con le insegnanti dei figli...

 Ecco, io non sono così, mi capita spesso di passare dal riso al pianto, dalla gioia per un messaggio alla tristezza per una telefonata, dal sapere cosa scrivere al non sapere mai cosa rispondere, dal sentirsi importante al volere sparire inghiottita dalla terra.
 E per ogni male, mi basta un cappuccino in giusta compagnia...
AUGURI DONNA

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