domenica 29 gennaio 2017

DOMENICA VITERBESE

 Ci siamo alzati di buon'ora per raggiungere il capoluogo in tempo per la sfilata degli animali. Invece, una volta arrivati in centro, ci siamo accomodati in un caldo bar per consumare una meritata colazione, la prima tutti insieme così. Giro lungo, su e giù con gli ascensori ultramoderni dal Sacrario a Valle Faul e dal parcheggio a Piazza S. Lorenzo: quartiere semi-deserto in una fredda ma assolata domenica di fine gennaio, qualche rimasuglio delle decorazioni natalizie, graffiti e vandalismi, ma soprattutto esempi sparsi di ingegneri o architetti, non saprei dire, che sanno veramente il fatto loro, guardare per credere certi infissi e porte...
 Rimpiango Il Paese dei Balocchi elfico, che almeno aveva popolato strade e vicoli ora affetti da solitudine e guano di volatile urbano, ora i Beni Storici sono lì a bella posta, ma nessuno li fotografa...
 Ritorniamo verso Piazza del Comune che comincia a popolarsi di esemplari canini di ogni razza, taglia, colore e cappottino, alcuni più nervosi di altri; puntatina alle bancarelle dei libri per tutte le tasche, ne compriamo alcuni a un euro, in buono stato, sembra un ottimo affare.
 Poi arriva la sfilata aperta da un trattore che porta una grande gabbia con vari esemplari domestici iperfotografati, naturalmente, e più di centocinquanta cavalli, belli veramente; discorsi sacri - benedizione - e profani delle autorità tutte.
 Dopo un lauto pranzo dai nonni, in una passeggiata a due romantica, abbiamo visitato la mostra inaugurata sabato 28 alla Pensilina del Sacrario, ve la consiglio: Andrea Cagnetti, che non conosco personalmente mi ha piacevolmente colpito e affascinato, corpi e proporzioni classiche, nudi traforati, colori innaturali, materia rinnovata e basamenti moderni di materiale edile isolante, connubio tra forme antiche e materiale moderno, il bello che non scade mai e il nuovo sempre più funzionale e pratico. Ingresso libero e comodo arrivarci.




























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