lunedì 9 gennaio 2017

MADE IN ITALY

 Dunque sapete quanto mi piaccia scovare interessanti notizie sulla pagina principale dei social, cosi tanto per non rimanere indietro nei pettegolezzi/gossip o amorazzi vari; fatto sta che ho letto di un'imprenditrice italiana trasferita armi-bagagli-famiglia nel Regno Unito. Già lavoromunita, moglie e madre ha preso la decisione di seguire il marito nel trasferimento di lavoro e affermarsi per quello che in patria era un suo passatempo, senza tanti ghirigori, tasse e partita IVA, leggere per credere.
 Allora dico io, ma dov'è la difficoltà di attuare anche qui questi provvedimenti? Perché qui sembra tutto farraginoso, lungo e insormontabile, quando non impossibile?
 Perché lasciare il proprio Paese, gli affetti e crescere i figli in Europa? Non sono d'accordo, lo sapete, sono un fungo attaccato alle radici, nonostante tante problematiche resto dell'idea che bisogna migliorare l'Italia e non allontanarsi, che sia fuga di cervelli, mani, piedi o qualsiasi altra parte del corpo; neanche spreco tempo prezioso a parlare di coloro che invece spostano solo il domicilio fiscale...
 Detto ciò, vorrei attirare la vostra attenzione invece su un'attività nostra, del paesello, simile a quella della suddetta migrante: conosco le ragazze, in particolare Luisa, di cui ho avuto modo di parlare in altre occasioni e sono bravissime, vanno supportate, già per il solo fatto che girano di mercatino in mercatino, in ogni stagione.
 Vi lascio i link utili per sbirciare un poco, poi ne possiamo anche parlare, tenendo ben presente che "paesello e sto!".

http://pikore.co/media.php?id=1423854692933118463_8407099

http://www.emmeviloves.co.uk/

https://www.facebook.com/olivaluizagreen/?fref=ts

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