Un'amicizia speciale è il complementare, cioè dove non arriva l'uno, arriva l'altro; ci si affida, si chiede senza dovere restituire; si tace sapendo di essere capiti; si cerca ma si sa già dove trovare; si festeggia con poco e si gioisce del tempo passato insieme.
Diffido di chi mi si mostra troppo gentile e leziosa, di chi mi dà troppa confidenza fin da subito, di chi mi racconta appena conosciuta della sua vita privata; sono un tipo piuttosto geloso della mia tenuta da casa, delle mie stramberie e dei miei mille difetti, non li spiffero ai quattro angoli del mondo e cerco chi fa lo stesso: dopo un lungo cammino di affiatamento si arriva all'intimità, mai però mettersi in mezzo ad una coppia, mai specie tra marito e moglie.
Che cos'è l'amicizia social? Quando sono entrata, ho chiesto - come penso facciano tutti - l'amicizia ai parenti dei miei parenti, alcuni mi hanno inglobata, altri si sono rifiutati, qualcuno mi ha accettata e poi mi ha eliminata. Ci sono rimasta così male, sia del rifiuto che dell'eliminazione, che non oso più domandare, aspetto che siano gli altri a fare il primo passo, la richiesta; vorrei entrare nelle cerchia di persone che conosco bene, preferisco però attendere. E non vi racconto delle perplessità e dei dubbi per le persone che incontro tutti i giorni, con cui non ho ancora "stretto" un legame virtuale, allora non vale?
E se anche vi ingolfo io per prima la vita di chiacchiere e pensieri scritti, meglio chi tace e agisce piuttosto chi ciancia e non conclude.
Sono convinta che un rapporto vada coltivato e anche bene; non basta un saluto, un cuoricino, un tag, no, proprio no. Qualche volta sono caduta nel rapporto monocromatico, a corsia unica, a senso unico, sì insomma credevo fosse amicizia invece era un calesse, ma tutto nella vita serve per capire come gira il mondo reale.
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