domenica 22 gennaio 2017

E POI LORO, I TUOI PENSIERI

 Sabato sera brividoso, vicini vicini al termosifone, scatola di agoefilo accanto, buchi e buchini da chiudere, cartone animato simpatico alla tele, latte e cioccolato caldo, ma cosa chiedi di più alla vita?
 Certe volte non mi sopporto da sola, non sopporto il mio stato d'animo né i miei tristi e stupidi pensieri, come il mancato saluto di una persona, le parole ridicole di un'altra o quell'amichetta che snobba mia figlia, ma pensa tu!
 A voi capita mai? Di raccogliere pensieri vacui, inutili sussulti della mente che rimuginati e rimuginati ti fanno stare male, ti rattristano e ti deprimono, dico; a me qualche volta, a fasi alterne: mi sento il padrone del mondo o la Piccola Fiammiferaia, la regina della letteratura o l'ultimo dei mohicani, dipende. Dipende dagli impegni, dal lavoro, dai soldi nel portafoglio e quelli che mi devono, dipende anche dagli amici che mi circondano e da quelli che mi "evitano".

 Certo che sta filosofia del sabato sera merita proprio un premio, sì proprio un premio per l'originalità e la profondità di pensiero post-giovinezza/pre-maturità, perché nonostante i miei quarantuno anni quarantuno ancora sono fortemente indecisa tra Topolino o Paperino, Tom o Jerry, Bud o Terence, Candy o Lady Oscar, Richard o Raoul, Tom o Brad. E questi sono tutti interrogativi a cui cercare una risposta, per vivere sereni e tranquilli, quando il mondo fuori fa paura, quando la realtà supera qualsiasi incubo.
 Non sono soddisfatta, questa sera, no, mi sembra di aver girato tanto e concluso poco, molto poco; quando dicono "semina che con i figli poi raccoglierai buoni frutti", devo aver sbagliato seme suppongo; aspetto ancora libere parole da alcune persone, pure in questo caso campacavallo. Questa sera mi gira così, poi magari mi passa, ci dormo su e domani mattina tutto sarà a posto, al posto giusto però, sennò non vale!

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