mercoledì 31 agosto 2022

PRECONCETTI E PREGIUDIZI

  Nessun intento moraleggiante, critico o polemico, ma una riflessione dovuta.

 Mia figlia, creativa colorata fantasiosa, ha scelto di studiare al Liceo Artistico di Viterbo, dopo le medie tanto "difficili" per lei da digerire, nell'impostazione seriosa, accademica e inquadrata nella classe modello in cui si è ritrovata, amicizie a parte con cui ha legato in modo fraterno.

 È entusiasta, felice di frequentare tutte le materie, adora ogni manifestazione dell'estro creativo, segue con interesse e progetta il suo futuro, ma...

 Secondo il sentire comune, da questo lato della nostra provincia, per i ben pensanti e compagnia brancaleone, non sarebbe una scuola "buona", frequentata da chi tiene voglia di studiare, chi è impegnato, chi possiede alte qualità intellettive, fermo poi restando il fatto che quanto creano i liceali con creta, pastelli o china gli altri non sappiano fare, per esempio.

 Dalla parte di Civita Castellana, per esempio, il Liceo Artistico gode di ottima fama e viene scelto ANCHE da chi raggiunge buoni voti finali, perché quel che conta è la dote, il carisma, la peculiarità. Appunto.

 E così rileviamo altri pregiudizi su chi viene dal paesello rispetto a chi abita in città, chi vive in campagna rispetto agli urbani, chi è frutto di famiglie medio-alte e chi invece appartiene al proletariato, si usa ancora questa parola?

 Mia figlia, quella che non è uscita dalle medie con un voto stellare, non si è iscritta al glorioso istituto, che studia materie pratiche e manuali, partecipa con me ad ogni evento culturale, che sia presentazione di libro o vernissage di mostra, conosce tutti i luoghi Patrimonio UNESCO nei dintorni, entra in ogni museo o laboratorio usufruibile, coltiva la passione della fotografia...

  Però, non mettiamo come schermo la famiglia: se la differenza la fa la famiglia di origine o le passioni dei genitori, allora la scuola in tutto questo che ruolo riveste? È una domanda che mi pongo come insegnante, naturalmente, per capire se sono o meno efficace, se posso spingere su determinate questioni, chiedere impegno solo in classe o anche in situazioni pomeridiane e tanti altri dubbi.

 Io vivo di interrogativi, mi circondo di dubbi e spulcio domande.

 Prego, chiaritemi. 

lunedì 29 agosto 2022

QUASI PRONTA

  A casa mia sono un soggetto da barzelletta, ormai, dal momento che sono l'unica ad attendere l'inizio di settembre, il rientro, le lezioni. Tutti gli altri ne parlano il meno possibile, scostano il discorso, sorvolano; il piccoletto addirittura rientrerà a metà mese, cos'è la pacchia per lui mentre noi altri usciremo di casa presto presto...

 Ultime ore di agosto, pulizie extra, organizzazione spazi, spolvero libri necessari, elenco materiale personale, scelta abbigliamento e spese varie.

 Saluti baci e abbracci sui vari gruppi, perché a giugno ci siamo comunque detti arrivederci, sperando magari in trasferimenti, graduatorie, punteggio, straordinari concorsi, poi nel mentre sono arrivate le assegnazioni, le sedi, gli istituti e le convocazioni: chi materia, chi sostegno, chi primo grado chi secondo, chi maternità chi quiescenza, chi aspettativa chi sabbatico.

 Si rientra in servizio il 1 settembre, collegio stabilito con ricco ordine del giorno: ansia, manco a dirlo, per le decisioni del Capo, le proposte, le idee, le innovazioni.

 Ho l'herpes pronto, sottopelle.

Curiosità per i nuovi alunni, tenerezza per i "vecchi" diventati sicuramente grandi, progetti efficaci per tutti.

 Quasi pronti, manca poco: insicurezza esci da questo corpo.

domenica 28 agosto 2022

IL PARERE DELLA PROFESSORESSA

  E dunque so che siete curiosi di sapere come sta procedendo la lettura della bozza, cosa sta valutando la professoressa Sarlo e se mi ha più risposto. È  vero che state fremendo? Anch'io sto in ansia, su di giri, qualche nervo scoperto e mille film mentali. 

 E dato che l'ansia appunto è mia fedele compagna di vita, l'altro giorno la professoressa immaginando il mio stato emotivo mi ha inviato un messaggio vocale con un primo giudizio  parziale sommario iniziale, comunque un giudizio. Ecco.

 Essendo una letterata anch'essa con la passione della scrittura e della lettura, i suoi impegni si stendono su più fronti: il mio testo è in fase di valutazione ma non si tratta dell'unica passione, in gioco ce ne sono altre e tutte importanti.

 Per quanto riguarda la mia opera prima, o meglio quella che potrebbe divenire un libro sembra che sia interessante, da potersi leggere in più fasi e rispondente alla mia personalità: forse sono troppo prepotente? La Sarlo mi conferma un buon testo da rivedere nella parte iniziale come selezione di scritti, in un determinato ordine da modificare.

 La materia sembra buona, le parole azzeccate e non in contrasto: potrei cavarmela, almeno per la prima parte, poi si vedrà. 

 Intanto ho visionato il sito che mi ha suggerito per la pubblicazione, vediamo cosa ne uscirà. Alle perse, come si dice, mi accontenterò di aver concretizzato un'idea che ho sempre cullato, senza arrivare allo Strega né al Nobel, purtroppo.

 A presto nuovi sviluppi.

 Tenacia, perseveranza, tigna.



mercoledì 24 agosto 2022

CORRETTEZZA, CORRETTO, LIBRO

  E alfine è accaduto.

 Non l'irreparabile, ci mancherebbe.

 Ho messo mano a tutti gli appunti, ho elaborato e assemblato e, dunque, ho stampato un fascicolo di circa sessanta pagine, sessanta.

 Avevamo appuntamento in un bar di Viterbo, la mia professoressa ed io, per vederci e chiacchierare di vacanze e progetti letterari, invece siamo finite a rendicontare di classi, colleghi, politica e nuove prospettive educative.

 Lei è in quiescenza da qualche anno, mi ha raccontato la sua storia universitaria e i primi passi nelle supplenze di licei occupati e studenti schierati, io ho cercato conforto per le mie scelte lavorative, accomunate noi da don Milani e certi principi ispiratori. 

 E poi il colpo di scena, mio. Ho estratto dalla mia sportina di stoffa il fascicolo, una prima idea di libro propriamente detto, una bozza da correggere - recensire - depennare.

 La professoressa Sarlo mi ha incoraggiato a cominciare ed io l'ho coinvolta chiedendole di impugnare di nuovo il matitone bicolore ed essere integerrima: dal suo insindacabile giudizio dipenderà la mia prossima mossa.

 Pubblicazione autonoma, autopubblicazione, scelte editoriali, una preghiera, un colpo di fortuna... Fatto sta che la professoressa era entusiasta, non mi aspettavo questa sua meravigliosa reazione positiva alla mia richiesta di aiuto. 

Attendiamo fiduciosi, e speranzosi. 

lunedì 22 agosto 2022

HA SENSO CONTINUARE?

  Articolo molto serio, da leggere con attenzione e commentare.

 Ieri pomeriggio ho moderato una presentazione di libro in Sala Consiliare, ancora non ho nessuna foto da condividere, comunque tutto molto bene: autrice, pubblico, scambi di opinione e almeno due buone idee per il futuro prossimo. 

 Sto lavorando alla mia di pubblicazione a tempo perso, molto perso; scrivo articoli su articoli per questo blog, forse anche troppi a questo punto.

 Ne vale la pena? Scrivere, scrivono in tanti, leggere, attività poco praticata.

 Cerco di promuovere la lettura, in modi e tempi che coinvolgano più persone possibile, con tanto impegno e sempre del tutto gratuitamente, impiego il mio tempo forze e idee. Ma sono una delle tante, non mi spetta mica alcun posto in paradiso, premio o menzione speciale, se c'è da pagare un biglietto me lo fanno pagare alle manifestazioni del Paesello mio. Sempre.

 Ne vale la pena?

 Inseguo sogni di gloria culturale, ricavo collaborazioni sporadiche, annacquate, sbilenche; qualche volta sono la seconda o terza scelta perché la prima ha passato, ha salutato o ha chiesto troppo.

Ne vale la pena?

 E se me stessi zitta zitta buona buona in un cantuccio, senza raccontare nulla, cosa cambierebbe nella vita sulla Terra?


domenica 21 agosto 2022

MUGNANO GIOIELLO, TUSCIA DA SCOPRIRE

 Mugnano, visita suggerita dalla mostra a cielo aperto organizzata per le stradine e le piazzette della frazione di Bomarzo, piacevole scoperta.
 Sono capitata a Mugnano tanti anni fa, per un'occasione mangereccia in notturna con amici e in quell'occasione non ci siamo soffermati più di tanto come turisti; oggi invece siamo andati appositamente per scattare qualche foto e ammirare le opere d'arte contemporanea.
 Borgo arroccato su uno sperone tufaceo, si dice così mi sembra, una sola erta strada in salita: colore preponderante ocra scuro, gocce di verde agli angoli delle stradine, archi a tutto sesto, residenza storica, pannelli esplicativi del territorio, due chiese aperte.
 Tanta gente in giro, sedie a crocchio: si chiacchiera, ci si incontra d'arte e saluti.
 Non ho visto insegne di attività eno-gstronomiche, strutture ricettive per soggiornare sì.

 Uno dei tanti piccoli gioielli della Tuscia: la domanda mi sale spontanea e forte, ci sono premesse per un futuro? Quanti abitanti sono rimasti nei nostri borghi, specie quelli più difficili da raggiungere, dove non ci sono che servizi minimi, dove le scuole vengono chiuse per la scarsità delle nascite?
 La Tuscia offre ai suoi figli lavoro - occupazione - serenità - impiego - professione - impegno? Anche scegliendo il pendolarismo, le vie di comunicazione sono adatte e strutturate?
 Manca forse qualcosa.
 In tempo di campagna elettorale non sono interrogativi da poco; famiglie in sofferenza giovani demotivati alunni insofferenti che sperano di andarsene all'estero dove vedono le loro capacità elevate, arricchite, valutate e soprattutto pagate.
 Sarà giunto il momento di valorizzare questi scorci, questa realtà da arricchire di presenze turistiche, aziende che creano lavoro, giovani convinti a rimanere e a rinforzare le proprie radici?

 Ogni volta che "intervisto" un giovane, chiedo agli alunni, ascolto i miei figli ho un tuffo al cuore per le sorti di questa povera terra, di questa povera Italia, in cui pochi scommettono e molti fuggono.

















CHIEDO ASILO POLITICO/SOCIO/LUDO/ARTISTICO

  Da lunedì 22 agosto, per una settimana, i miei figli di quindici e quasi tredici anni saranno impegnati con il campo naturalistico nel Bosco didattico del Paesello mio, indi la mia giornata sarà "vuota" di impegni, appuntamenti, servizio taxi, attesa del rientro serale, pasti... Gli altri componenti, maggiorenni e barbuti, possono benissimo cavarsela senza la mia costante presenza, per il neo maggiorenne l'importante è l'esborso di denaro necessario, naturalmente. 

 Sarà per me una settimana difficile, triste, monotona, solitaria, sottotono? Non credo proprio, anzi. 

 I piccoli miei stanno crescendo, conquistano la loro autonomia, dosano forze ed emozioni lontano da casa e dalla famiglia, ma trovano se stessi, si mettono in gioco, imparano tanto. Per loro è il terzo anno, terzo livello: tutto è cominciato nell'estate 2020, quando avevamo tanto bisogno di uscire, respirare, spazi aperti, albe e tramonti veri.

 Ma arrivo al dunque di questo articolo. 

Approfitto di questa settimana di respiro, di pace, di silenzio casalingo per lanciare un appello: passeggiate, escursioni, pasti e antipasti, aperitivi, allenamenti, corsi di pasticceria, sole, montagna, acqua aria acqua fuoco... insomma organizziamo! Disponibile sono.

 Intanto ho già allertato il mio gruppo di affetto incondizionato, riusciremo ad incontrarci?

 Attendo vostre notizie e buone iniziative. 

giovedì 18 agosto 2022

NONOSTANTE CIELO GRIGIO E GOCCE DI PIOGGIA, PRATICAMENTE UN SUCCESSO

  Siamo tornati da poco, vi confesso che sono stanca, un pochino, per la tensione soprattutto. Perché il cielo già alle otto del mattino era grigio, minaccioso e dispettoso e lo è rimasto per tutto il giorno, anzi; per il pensiero che nessuno si presentasse all'appuntamento, per la voglia di fare una bella figura con gli eventuali presenti, per organizzare un gruppo di partecipanti disomogenei per età, lavoro, interessi, provenienza e, soprattutto, per le aspettative che ognuno si crea quando ci si muove da casa, magari per tutto il giorno. 

 In paese è piovuto, secondo messaggi e notizie che ci arrivavano, invece in Faggeta solo qualche timida goccia di pioggia a tenerci con gli occhi al cielo e qualche parola scaramantica in bocca.

 Ci siamo incontrati per la passeggiata alla torretta, piacevole quando si cammina in gruppo per aggiornare di notizie di lavoro e qualche pettegolezzo casalingo, poi il pranzo al sacco. Tutti ben affamati, golosi al pensiero del tesoro custodito dentro a quegli zaini; infatti ne è uscito di tutto, dalla pizza di ogni colore e sapore, ai biscottini, dalle piadine ai panini imbottiti. Chi fatica deve essere ripagato, si sa.

 Pausa caffè e poi ci siamo sistemati, molti ci hanno raggiunto apposta per la lettura: ore 15:30 telo steso, libri in bella mostra, i quattro elementi al via e, naturalmente, Una zuppa di sasso, che non può mai mancare.

 Diciotto storie, calibrate per un ascolto partecipe, di piccoli e raffinati uditori, e per i loro accompagnatori: l'Omino della pioggia, Zog il drago, Bastoncino, Lumacone e Plancton, il Lupo più bello del bosco e tanti altri personaggi inimitabili, compagni di momenti importanti di condivisione e riflessione, foglie e affetto incondizionato, casa e famiglia, Amicizia e favori da ricambiare, per fare tutto ci vuole un fiore... per quasi due ore di lettura ad alta voce, un risultato inaspettato di attenzione e passione!

 Sono di parte, lo so, però che giornata speciale che abbiamo trascorso! Grazie a tutti i partecipanti, piccoli e grandi, ma in particolare a Matilde che il 19 agosto compirà ben otto anni, che l'Omino della pioggia domani si ricordi di chiudere i rubinetti!



martedì 16 agosto 2022

QUEL TAGLIO GIORNALISTICO

  Stavo riflettendo sul blog, il mio modo di scrivere e presentarvi gli argomenti, sui libri che ho letto leggo e scriverò e mi sono resa conto che mostro profonde mancanze, evidenzio carenze e soffro di dietrminate lacune.

 Inevitabilmente, sento che mi resta più difficile "inventare", elaborare o allontanarmi dal vissuto,  a me piace - e anche tanto - raccontare la realtà che vedo vivo respiro. Parto sempre e comunque dai miei sensi, dal percepito, dell'interpretazione di quanto registro con occhi, naso, gola, mani, pelle, orecchie e cuore  soprattutto.

 Un taglio di cronaca allora? Un aspetto giornalistico, del momento, del fatto?

 È appurato che mentre giro per strada, visito, guardo, ascolto, leggo poi lo rielaboro in tempo reale nella mia mente per raccontarlo, come se ogni volta che vivo una situazione poi la dovessi narrare o mettere per iscritto.

 Così per i ricordi, le storie di famiglia, gli aneddoti meritevoli di menzione: un lungo filo che lega lo svolgimento, le reazioni mie e degli altri intorno a me. Questo implica una "registrazione " continua di colori, azioni, frasi e movimenti: perché poi lo devo riportare ai miei lettori del blog, ecco.

 E se devo raccontare emozioni e sentimenti, cerco di immaginarmi nei panni del protagonista o del soggetto narrante, ma se si passa al fantasioso, invece, stento un poco, mi allontano malvolentieri, ma mi allontano certo, ma a fatica.

 Vi sembra? Percepite quanto ho confessato?

No, perché, sto elaborando questa narrazione che nei miei sogni prenderà la forma di libro stampato e voglio meritare qualche onore, ecco. Non vorrei annoiarvi ancora anni come scrittrice in erba, tra poco avvizzita, e non stringere che un pugno di mosche. Inaccettabile. 

lunedì 15 agosto 2022

DOPPIA BENEDIZIONE, DA FRANCESCO A MARCO AURELIO

 Ferragosto '22 tutto da inventare e organizzare: Roma!

 Meravigliosa la Città Eterna ci ha accolto con un sole da abbagliare, da bruciare la vista e seccare la gola... Prima tappa, dopo aver parcheggiato al Lungarno Raffaello Sanzio, il Vaticano, immenso bianco e ordinato. Siamo passati attraverso tre diversi controlli: un primo manuale per borse e zaini da aprire e svuotare di oggetti contundenti, armi o bottiglie di vetro; un secondo ai raggi della persona e del bagaglio sotto al Colonnato e infine per entrare in Basilica viene controllato l'abbigliamento, niente canotte, brache o calzoncini corti. Fila: per la cupola a destra per l'ingresso al portale a sinistra. Rinunciamo alla cupola, perché il biglietto costa 10 euro a persona, 8 se si prendono le scale invece dell'ascensore.

  Alla scoperta della Basilica interna e delle Grotte dove riposano molti papi della Storia; solo la Pietà di Michelangelo vale tutto il tempo dell'attesa, ci gustiamo i vari monumenti, ci fermiamo a pregare nella Cappella del SS Sacramento, ci affidiamo per un poco di protezione. E poi l'Angelus di papa Francesco, affacciato dalla finestra con il drappo rosso: maxi schermo, buono l'audio, abbiamo atteso le parole di Sua Santità, la benedizione e le preghiere in latino, Ave Maria gratia plena... 

 Folla eterogenea, multiculturale, multietnica, lingue varie, colori sgargianti, religioni diverse: quando entro in una chiesa in particolare scattano le rimembranze da studentessa di Beni Culturali, che si mischiano all'anima da insegnante di lettere e al pensiero cattolico e "mi illumino d'immenso".

 Una volta fuori siamo andati in cerca di un locale tipico, ma economico e siamo stati accalappiati dal volantinaggio di Victor, un omone che ci ha offerto di mangiare lì vicino: bene, ci ha anche accompagnati all'ingresso, per essere sicuro che saremmo entrati e per dimostrare che proprio lui ci aveva convinti. Abbiamo mangiato pizza rotonda, al piatto, perché risulta il pasto più economico e saziante: sul menù era indicata una maggiorazione del 15% per il servizio, oltre al prezzo di ogni cestino di pane servito.

 E poi una bella passeggiata fino al Campidoglio: ci ha proteso il braccio Marco Aurelio, incorniciato dai Palazzi Capitolini in una delle piazze più belle del mondo. Cosa mi ha colpito? Venditori di ogni cosa in ogni dove, specialmente di bottigline di acqua ghiacciata contenute in normali buste della spesa, chissà il prezzo! Ma anche i gladiatori su Ponte Sant'Angelo, gli abusivi che ad un segnale passato dall'uno all'altro hanno raccolto ognuno il fazzoletto su cui era stesa la merce e se ne sono andati, da borse griffate a gioielli, da trenini di lettere in legno a bastoni per il cellulare.

 Tanti turisti, frotte ordinate ai cancelli, sotto il sole, sugli scalini, al minimo accenno di ombra, che mangiano bevono fotografano: Roma accoglie tutti, orlata di immondizia, mentre sotto scorre lento il verde Tevere. Attenti però a gabbiani e piccioni sempre affamati, che volano ad altezza cappello, pronti a rubare panini o qualsiasi cibo teniate in mano.

 Torneremo, sicuramente, per salire sulla Cupola e per visitare Castel Sant'Angelo.


















domenica 14 agosto 2022

DUNAROBBA, LA FORESTA FOSSILE

  Visita che mi ha lasciato l'amaro in bocca.

Avevamo prenotato e pagato in anticipo dal sito, invece una volta arrivati come indicato 15 minuti prima dell'appuntamento abbiamo scoperto una biglietteria funzionante in cui chiedere spiegazioni sulla carta fedeltà. 

 Questa carta rilasciata da tutti i siti di Beni Culturali dei dintorni al biglietto intero pagante offre l'opportunità di sconto in altri luoghi e locali. Ne usufruiremo prossimamente, questa persa.

 In attesa dell'inizio si può visitare un piccolo museo in cui sono ricostruiti ambienti preistorici, semplice ma carino.

 Abbiamo atteso l'arrivo di tutti i prenotati e ci siamo avviati a piedi all'ingresso vero e proprio del sito, circa 800 metri: una cava di argilla in cui fortuitamente durante i lavori di scavo sono stati ritrovati tronchi fossilizzati di alberi tipo sequoia. La guida che ci ha accompagnati ha mantenuto un tono uguale, senza grosse variazioni, senza tanto entusiasmo: poche spiegazioni lineari, essenziali.

 Non si possono divulgare le foto per il vincolo della Soprintendenza, ma si tratta di emergenza dal terreno di grandi tronchi con radici in obliquo coperti da lamiere a capanna, come si usa con le carte da gioco. Terra arida, erba incolta, spesso rovi ed erbacce infestanti, per non parlare dell'abbandono di una struttura, come una grande serra, utilizzata per tentare di conservare questi fossili.

 Parliamo di testimonianze di due milioni di anni, lavori e strutture abbandonate da Università e Soprintendenza, tentativi di copertura a resina andati a male e due tentativi di incendi dolosi.

 Nessun percorso indicato, cartellonistica semplificata per i piccoli, niente di accattivante o "sorprendente ". Le foto del sito ufficiale non sono indicative dello stato attuale, un vero peccato, perché si tratta di uno dei quattro esempi conosciuti in tutto il mondo. Di quattro due in Italia, una in Piemonte e una questa umbra, una rarità insomma.

https://www.forestafossile.it/




APPUNTAMENTO DI LETTURA

  Sopralluogo in Faggeta. 

Sono andata di buon'ora in Faggeta, in vetta al Cimino per controllare e fotografare il nostro teatro di lettura per giovedì 18 agosto. 

 Fresco, silenzio, pace.

 È piovuto recentemente e si sente, si vede il terreno un poco umido, le foglie sembrano più verdi.

 Sarà una giornata da passare insieme, per godere dell'ombra dei faggi, respirare aria salubre e condividere parole e amicizia.

Ritrovo ore 10:30 al parcheggio della Faggeta.

Ore 11:00, Passeggiata tutta in salita: si arriva alla torretta e ci si riposa, magari una piccola colazione.

Pausa pranzo ore 13:00, ognuno si organizza come meglio crede, punto ristoro, panino, spaghettata a casa e ritorno...

Ci ritroviamo nell'aula didattica ore 15:00, dopo un caffè un sonnellino una partita a carte, a discrezione personale. 

Lettura ad alta voce dalle ore 15:30, sarà un incontro di albi illustrati a tema 4 Elementi, direttamente dagli scaffali della Biblioteca Comunale di Soriano. 

 Saluti, baci e abbracci ore 17:00.

 Questo il programma che ho pensato, naturalmente siete liberi di venire quando volete, di passeggiare o di prendere parte solo alla lettura ad alta voce, oppure sbocconcellare un dolcetto in disparte e restare in silenzio, nessun obbligo.

 Condivido le foto scattate domenica 14 ore 9:00 in situ, con spiritose indicazioni. 

 Vi aspettiamo!