A voi capita mai di sentire il bisogno di un "Fermate il mondo, voglio scendere?".
Ci sono giorni che si procede a testa alta, sicuri e forti, verso i propri obiettivi, niente che ti possa fermare, arrestare, lasciar traballare; ci sono poi giornate invece che appena si mette piede a terra fuori dal letto si cerca di capire quanto manchi per ritornarci, per nascondersi sotto le coperte al caldo, lontano dai pensieri assillanti.
Quando sei invincibile, qualsiasi persona incontri reggi bene l'urto: rispondi a tono, fai valere i tuoi pensieri, esprimi le tue opinioni con serenità ma fermezza; poi ci sono quelle occasioni in cui rinunci invece a combattere il blablabla, lasci fare, ascolti ma non senti guardi ma non vedi e ti allontani con una qualsiasi scusa plausibile.
Non sempre si ha voglia di ribattere, non sempre ci si accanisce per una rivalsa del proprio lavoro, delle idee o convinzioni per quanto giusto fosse il tutto; si è talmente stanchi, annoiati o demotivati che si lascia correre ogni parola, si depongono le armi e ci si arrende all'evidenza dell'impossibilità di cambiare il mondo, cambiare le altrui convinzioni.
Invece quando arriva una bella notizia, quando si ha un motivo per festeggiare indipendentemente dal clima o dai soldi nel portafoglio, allora te la godi, respiri fino in fondo il momento magico.
Il problema è che agli occhi degli altri siamo noi i più fortunati e felici, non loro, così come noi guardiamo gli altri e la loro vita: vi siete accorti che spesso è una gara a chi si lamenta di più, a chi espone le proprie disavventure e ci si schernisce?
Difficile trovare una persona che sia soddisfatta completamente della propria vita, degli affetti, dei tesori grandi e piccoli che le vengono regalati, manca sempre qualcosa, manca sempre un tassello importante, vero o presunto poi nessuno ha voglia di controbattere.
Dà a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.
(Mark Twain)
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