sabato 16 settembre 2017

QUEL SENSO DI COLPA

 Ieri sera ho inscenato una sfuriata con i pargoli, ero nera e ho usato pure parole grosse, offensive, per scuoterli un poco dalla loro apatia domestica, chiedo un po' di collaborazione in fondo, mica di contribuire a risolvere i problemi della Nazione!
 E niente, il piccoletto si è rifugiato in cantone, rannicchiato, in attesa che passasse la bufera materna - perché poi in questi momenti il padre si eclissa, la parte del leone è solo mia, invece io quando si scatena lui intervengo un pochino, anche se non dovrei...
 L'altra, a cui rimprovero sempre i soliti i difetti, mi guardava con il faccino commosso, dispiaciuto e gli occhioni lucidi, cercando di riparare velocemente al suo disordine innato, genetico.
 Queste scenate a volte mi procurano un forte senso di invincibilità, di forza e potere: ho tutto sotto controllo, li terrorizzo ma finalmente mi ascoltano, scappa anche qualche schiaffo non lo nego; a volte invece, mi atterrano, mi fanno sentire eccessivamente cattiva, una fiera dai denti a sciabola che ottiene ciò che vuole solo per il ruolo di comando e di terrore, non per aver spiegato o capito la situazione.
 A mia discolpa, però, i marmocchi diabolici che cercano in tutti i modi di fuggire le piccole responsabilità casalinghe e scolastiche, le loro continue e a volte assurde richieste di cercare, trovare, perdere, ricominciare, accendere, giocare, non vestirsi, non lavarsi... Un fuoco incrociato che certi giorni reggo come in trincea certi invece attacco come Giulio Cesare davanti ai Galli, sono umana, certo non una mamma perfetta.
 E niente, ieri sera è scattato il senso di colpa, la paura che tutto il quartiere avesse sentito le mie brutte parole, che avessi sconvolto il delicato equilibrio infantile... Invece i malefici esseri da me partoriti dopo un iniziale silenzio colpevole e remissivo, una doccia rigenerante, se ne sono andati a ninne tranquilli come angioletti...
 E io di là a giudicarmi strega di Biancaneve...

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