giovedì 28 settembre 2017

QUALE DESIDERIO?

 Ma vi ricordate i vostri desideri piú importanti, quelli di quando eravate piccoli? Accidenti che tormento, quando si spegnava la candelina, quando si scriveva la letterina a Babbo Natale: appartengo al gruppo di quelli che esprimevano desideri enormi, inversamente proporzionali all'etá e all'altezza, piú si era piccoli piú la fantasia galoppava.
 Ho talmente desiderato una bicicletta, che i miei genitori fermi e irremovibili non mi hanno mai comprato, che da mamma prevengo la richiesta: ai miei pargoli ne ho comprata una ancor prima della formulazione, sempre usato garantito, ma in ottime condizioni. Esaudire ogni richiesta, si puó, si deve, ci si riesce?

 Ho ancora tutti i desideri materiali da realizzare, quanto tempo ho a disposizione?

 Per i desideri importanti invece, li inseguo spesso, a volte riesco anche a raggiungerli e quando proprio sono incazz#&%@ assesto qualche bello sculaccione, sul morbido e spesso minaccio fulmini e saette, mi riesce anche abbastanza bene, modestamente! Sono fiera di loro e delle loro risposte, spesso inattese, fuori luogo, ci vuole piú impegno da parte mia a correggere il tiro, direi.

 E poi ci sono i desideri futili, quelli legati all'ambiente in cui vivo, cammino, mi alleno, ascolto, fotografo, chiacchiero, scambio opinioni: non mi riesce, inutile, sono sempre fuori, inopportuna, estranea, poco conosciuta e senzanomegiusto, ecco, pace. Peró un poco continuo a sperare, anche se chi visse sperando morí non si puó dire...
 Che non abbia le giuste qualitá, quelle ricercate per certe occasioni importanti, secolari, da bagno di folla?
Seconda stella a destra
questo è il cammino
e poi dritto, fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta all’isola che non c’è.
Forse questo ti sembrerà strano
ma la ragione
ti ha un po’ preso la mano
ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un’isola che non c’è...

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