Di nuovo al bosco, di sabato mattina, quando i pargoli sono liberi da impegni - i campi solari settimanali ci piacciono troppo.
Organizzata una piccola sorpresa per loro che conoscono bene il Bosco Didattico: una visita che prevedeva la scoperta delle otto installazioni di Land Art abbinate a letture ad alta voce in tema, tutto ben riuscito, che bello!
Siamo partiti dalla casetta all'ingresso, con le spiegazioni tecniche di Cristina e la lettura di Alice che insegue il coniglio Bianco; quindi siamo arrivati al Cuore della Natura e a maestro Ciliegia spaventato dalle parole di un semplice pezzo di legno, via via tutte le sculture accompagnati dai baobab del Piccolo Principe, Pollicino e i suoi sassolini, il Bruco sul grande fungo che fuma il narghilè interrogando Alice e per finire il Gigante egoista di Wilde.
La passeggiata ha intrigato i piccoli visitatori, pronti a chiedere e informarsi su materiale e tecniche con la gentilissima Eleonora, che ci ha guidato e fatto compagnia per tutto il percorso e ad una dei sei artisti che hanno realizzato le sculture naturali, Alessia Taurchini.
Ancora tante domande nel laboratorio: animali imbalsamati, sotto alcol, scheletri, pelle della muta, insettari, vetrini e microscopi: due allocchi, la piccola talpa, il carapace di una tartaruga, un rospo femmina, i vari stadi evolutivi degli anfibi e molto altro.
Poi per riposare da cotanto sapere, all'ombra di castagni secolari si é consumato un pasto "frugale" - buoni i dolcetti di Susanna! - nell'area adibita, veloce però, perché i pargoli sono corsi a giocare e ad arrampicarsi, beati loro mai stanchi e sempre attratti dal movimento.
Un grazie anche alla padrona di casa, Azzurra, che per coccolarci fino alla fine, ci ha anche offerto un caldo caffè, meglio di così!
A decisione unanime, l'opera più riuscita é proprio l'uomo seduto sotto l'albero, ma anche l'occhio vuole la sua parte - e scusatemi il gioco di parole!
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Solo nel giardino del Gigante Egoista era
ancora inverno. Là gli uccelli non avevano voglia di cantare perché non c’erano bambini e le piante si
dimenticavano di fiorire...
...E ad avere di nuovo
dei bambini, gli alberi erano così felici che si erano coperti di germogli e muovevano gentilmente le braccia
sopra il loro capo. Gli uccelli volavano là intorno e gorgheggiavano gioiosi e i fiori occhieggiavano dal verde
dei prati e ridevano.
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