domenica 23 luglio 2017

IL VIZIETTO

 Così si intitolava un film vecchio e noto ai miei tempi e questa sera siamo andati in piazza per una riduzione teatrale amatoriale, compagnia di San Martino al Cimino.
 Tutto bene, fresco piacevole, pubblico delle belle occasioni, ma non invadente, spettacolo spiritoso, divertente, grazie ai doppi sensi, che abbondano.
 Commedia degli equivoci: la madre naturale che abbandona il piccolo in fasce; il padre che si occupa del figlio con il compagno, si ritroveranno tutti nella casa del locale a luci rosse solo in occasione delle nozze dell'erede con la rampolla di una famiglia vecchio stampo, nonché immischiata nella politica. Riusciranno i due giovani a coronare il loro sogno oppure vinceranno i benpensanti e le loro idee sorpassate?
 Divertente, si ride per il travestimento dei protagonisti, per il loro accentuato modo di agitare le braccia, per i colori sgargianti degli abiti e delle parrucche e soprattutto per la loro andatura alla John Wayne adatta a convincere i futuri suoceri della normalità della famiglia.
 Ecco la parola chiave, normalità: considerazione che si ha di sé, equilibrio tra il mondo domestico e quello esterno, idee da combattere o evitare?
 Si sono divertiti anche i pargoli, anche se non hanno ben afferrato tutte le battute, si sono lasciati coinvolgere dagli applausi, dalle risate e dal buffo muoversi di uomini maturi, perfettamente a loro agio sul palco con il tacco 15!
 Una nota particolare a "Renato" veramente riuscito e veritiero, sinceramente simpatico.








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