Tutto bene, fresco piacevole, pubblico delle belle occasioni, ma non invadente, spettacolo spiritoso, divertente, grazie ai doppi sensi, che abbondano.
Commedia degli equivoci: la madre naturale che abbandona il piccolo in fasce; il padre che si occupa del figlio con il compagno, si ritroveranno tutti nella casa del locale a luci rosse solo in occasione delle nozze dell'erede con la rampolla di una famiglia vecchio stampo, nonché immischiata nella politica. Riusciranno i due giovani a coronare il loro sogno oppure vinceranno i benpensanti e le loro idee sorpassate?
Divertente, si ride per il travestimento dei protagonisti, per il loro accentuato modo di agitare le braccia, per i colori sgargianti degli abiti e delle parrucche e soprattutto per la loro andatura alla John Wayne adatta a convincere i futuri suoceri della normalità della famiglia.
Ecco la parola chiave, normalità: considerazione che si ha di sé, equilibrio tra il mondo domestico e quello esterno, idee da combattere o evitare?
Si sono divertiti anche i pargoli, anche se non hanno ben afferrato tutte le battute, si sono lasciati coinvolgere dagli applausi, dalle risate e dal buffo muoversi di uomini maturi, perfettamente a loro agio sul palco con il tacco 15!
Una nota particolare a "Renato" veramente riuscito e veritiero, sinceramente simpatico.
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