mercoledì 5 luglio 2017

QUANDO NON HAI LE CURVE A POSTO

  Articolo semi-serio per ridere di me e dei miei evidenti difetti. Prendetelo come un passatempo, che ci volete fare mi diverto così e ve ne faccio partecipi. Per chi cercasse argomenti seri e preziosi, non é il caso...


Ragazzi é dura, veramente dura. Sono al mio secondo giorno di dieta e soffro, dal profondo.
 Avete presente, no, quando decidi di metterti a dieta e ti viene fame, subito, insolita, in un momento in cui normalmente non mangi; quando stabilisci l'inizio soffri di crampi allo stomaco, nausea e vuoto esistenziale.
 Come dicevo, questa volta l'astinenza da cibo é iniziata martedì, perché lunedì pur con tutti i buoni propositi, ho trovato nella dispensa un enorme pacco di patatine tutto solo, lì abbandonato che cercava compagnia; poi mi sono dissetata con un rinfrescante bicchierozzo di latte freddo e cacao - la morte sua - accompagnato da degustazione di biscottini ricchi di fibre, comprati in previsione di utilizzarli per calmare i morsi della fame...Solo che poi una volta aperto il pacco, non potevo mica lasciarlo andare, magari per il giorno dopo...
 Tutto é cominciato quando di sabato mi sono svegliata presto, sono andata in bagno e, porca miseria, ho avuto la brillante idea di salire sulla bilancia: morale, non sono più tornata a letto, ma mi sono vestita e ho preso la strada dell'allenamento. Il giorno dopo, appena ho aperto bene gli occhi sono andata a camminare, senza passare per la bilancia, altrimenti la giornata mi si metteva subito di traverso.
 Ma come fa una povera donna a rinunciare a ciò che compra, cucina e serve a tavola con tanto amore? E vogliamo parlare degli avanzi, lì nel piatto dei pargoli o peggio a raso delle pentole, per il giorno dopo? Freddi e asciutti, magari ripassati in padella, naaaaa. Meglio affrontarli e finirli immantinente, che il giorno dopo altrimenti si accumulerebbero con tutto il resto...
 E così ho deciso di affrontare la vita estiva: vado a piedi, lascio la macchina al parcheggio e non fermatevi ad offrirmi un passaggio, neanche sotto il sole cocente; basta tacchi, basta abitucci, basta femminilità, solo scarpe comode preferibilmente da ginnastica per affrontare la vita a piedi, sempre in movimento, comoda, forse un po' sudata, ma questo é niente in confronto al risultato finale, ci riuscirò, lo so, ne sono sicura... Perderò quei due chilogrammi là dove non serve, anzi dove proprio sarebbe il caso di intervenire in modo drastico e quei cuscinetti mi faranno ancora compagnia, ma chi la vuole, la loro compagnia...

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