Da quando ho scritto quell'articolo, molte mi fermano e mi chiedono l'identità della misteriosa presenza mattutina, la donna che ha destato in me tanto sconvolgimento, ognuna poi mi fa un nome, anche due, perché in fondo tutte abbiamo in mente una splendida.
Vi adoro, tutte!
Da questi nostri discorsi profondi e confidenziali ho potuto trarre alcune significative considerazioni, che vado ad illustrarvi, in breve.
Ogni donna ha un modello di femminilità a cui si ispira, che ammira e fa proprio: comodo, provocante, sexy, patinato, da rivista, sbarazzino, conturbante, artigianale, sdrucito.
Però poi scatta l'invidia, in senso buono, cioè ognuna vede il meglio, il diverso in un'altra, quello che non riesce o non vuole essere, si specchia nell'altra.
Sono così sempre comoda e poco provocante- ah, se avessi il fisico giusto! - e per me la splendida è la misteriosa, colei che dà poca confidenza, sempre vestita a puntino e mai spettinata.
C'è l'artefatta, quella con le unghie incastonate, il boccolo a molla, le ciglia fluenti; la vamp: calzoni neri, strass, tagli artificiali, tacchi acrobatici; la modella da rivista: accessori coordinati e alla moda, colori abbinati alla stagione...
Poi continuate voi!
Pablo Salinas
Nello studio del pittore
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