Uscita programmata a Ronciglione per visitare la mostra alla Cantina delle Maestranze che sta per concludersi: Visioni, il titolo ci sta tutto.
Mi ha sorpreso non poco questo modo di esprimersi, di trasmettere emozioni forti, di affrontare determinati stati d'animo: materiali, forme, colori, cornici, tutto ti colpisce, ti destabilizza.
Le opere ricordano molto Picasso, grafica forte, molto presente anche su tela il segno è preponderante, evidente. Linea accentuata: sia essa un taglio alla Fontana, la colatura del colore, il contorno degli occhi o della bocca, la sagoma del corpo; presenza forte la moglie, stilizzata, ricordata, amata, "cantata" musa ispiratrice e madre dei quattro figli a cui il pittore dedica un'istallazione importante.
Anche l'allestimento è stato sapientemente curato: gioco di veli e di trasparenze. Mi ha colpito, devo confessare, particolarmente una grande tela raffigurante la maternità, di un giallo totale opaco non coprente, che ho interpretato, forse erroneamente, come liquido amniotico.
Fondamentale la spiegazione del curatore Gianfranco Pani, che non lascia niente al caso, appassionato estimatore del contemporaneo; nulla di scontato, ogni tratto ha la sua ragion d'essere, che il visitatore deve scoprire, capire, far propria, come sempre un ottimo lavoro per un'esposizione di non facile approccio.
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