Sono sempre informata su quello che succede nelle aule di mezza provincia, quali insegnanti sono ottimi, pessimi o terribili; sono continuamente aggiornata su programmi e iniziative scolastiche, progetti e tornei; tengo la mente in allenamento ogni giorno, perché nel giro di due ore si passa dalle divisioni a due cifre con la virgola, alle Crociate, dal commento a Leopardi alla morte di Ettore per mano di Achille.
Ho un bel rapporto con scolari e loro familiari, che mi raccontano, mi coinvolgono, mi invitano, mi viziano.
Non mi invecchio mai, perché mi immedesimo sempre in chi si siede accanto a me, dal piccolo delle elementari al grande di quinta liceo, che prepara la maturità e ripenso ai miei anni passati, alle sudate carte, a come ero io studentessa secchiona e occhialuta...Certo mi fa una certa impressione considerare che gli attuali maggiorenni potrebbero essere figli miei, la stessa differenza di età tra me e mia madre - ma non ci pensiamo troppo!
Tutto bene, se fossi un po' più rispettata: purtroppo non tutti prendono questo impegno con la stessa serietà con cui lo faccio io, alcuni ragazzi disdicono, cambiano, si dimenticano, optano per altro anche all'ultimo momento, lasciandomi spiazzata, sola e alquanto stranita.
Questo è l'inconveniente di chi lavora in proprio, artigiana della cultura io, forse.
Affresco da Pompei che ritrae una donna con penna e rotolo. In passato e' stato considerato un ritratto della poetessa Saffo. Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Nessun commento:
Posta un commento