lunedì 23 novembre 2015

ALTRO A CUI PENSARE

 Questa mattina ho avuto un serio scambio di opinioni con una delle mie amate cugine su un argomento tanto triste quanto attuale: sarà che siamo ormai grandi, sarà che ci si confronta su tante realtà, ma ci sono intorno a noi molte situazioni terribili, che spesso dimentichiamo o cerchiamo di non considerare anche solo per sorridere ai nostri figli, tentando di mantenere una normalità dura da far emergere.
 La malattia, la sofferenza, le battaglie quotidiane delle donne e delle mamme mi hanno fatto tornare con i piedi a terra: scrivere di stupidaggini è meraviglioso, prendersi in giro è rigenerante, perché strappare un sorriso è una delle mete che mi sono prefissa con i miei articoli, la vita è già dura di suo per piangersi addosso e far star male gli altri che leggono.
 Però mentre scherzo del mio abbigliamento, sbeffeggio il taglio e il colore di capelli troppo arduo di una signora attempata, ci sono signore ancor giovani che devono affrontare terapie e cure che glieli faranno perdere; mi lamento dei troppi impegni familiari mal considerati e poco apprezzati, magari una donna è costretta a vivere giorno per giorno, senza progetti a lungo termine e guarda i figli non sapendo se li vedrà crescere.
 Questa è la vita, dolersi di poco, quando c'è proprio una accanto a te che che lotta per un'esistenza tranquilla.

Le tre età della donna è un dipinto a olio su tela (180x180 cm) realizzato nel 1905 dal pittore austriaco Gustav Klimt.
L'opera è conservata alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.


Nessun commento:

Posta un commento