Quando il destino ci mette lo zampino: il mercoledì è il mio giorno da Cenerentola, invece...
Pargoli accompagnati a scuola, cappuccino veloce nel mio bar personale-casa di mamma e poi di corsa a manovrare la lavatrice, un lavaggio non si nega mai!
In perfetta tenuta ginnica trasandata sono salita in macchina, stereo a tutto volume e via verso la meta lavorativa; squilla il cellulare, ma non posso rispondere, pazienza, arrivo a destinazione e controllo. Giusto il tempo di parcheggiare e strusciare il paraurti posteriore destro che arriva un messaggio: è della stessa persona, il mio amico mi chiede di raggiungerlo a Vt, sarà il mio tutor in un colloquio di lavoro. Che fare? Mi fermo, lavoro e guadagno quei pochi soldi fondamentali o parto per l'appuntamento al buio?
Poca indecisione, pianifico il resto della settimana, trovo le ore di buco per recuperare quelle perse e rispondo con entusiasmo. A casa, doccia, trucco e parrucco, ma certo non so operare miracoli, neanche il tempo di stendere lo smalto - anche le mani andrebbero curate - e via in groppa al mio cavallo bianco-Punto emozionata.
In perfetto orario, colloquio veloce, qualche complimento, ma non nutro grosse speranze, mi manca qualcosa: non sono abbastanza abilitata, in futuro dovrò rimediare. Di nuovo a casa, continua la mia vita da casalinga disperata.
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