lunedì 21 dicembre 2015

UN PICCOLO MIRACOLO

 Recita di Natale in duomo delle classi prime: tanti gnometti con jeans, maglioncino e cappello rossi, un gruppo serio, navigato di cantanti esperti, avvezzo al grande pubblico, sono più emozionati gli adulti che i protagonisti stessi, che salutano, mandano baci, si offrono alle telecamere, impettiti loro.
 Qualche scaramuccia tra l'uditorio, chi si alza, chi non si abbassa, chi sta in mezzo, chi non ne vuole sapere di lasciar vedere anche gli altri, come se non stessimo tutti lì per lo stesso motivo. Santa pazienza natalizia...
 Come non cedere alla commozione, alla soddisfazione della dizione perfetta del proprio pargolo spigliato davanti al microfono, esagerati noi - e i nonni ancor di più, naturalmente.

 Ognuno creda quel che vuole, ognuno interpreti a modo suo, ma quando ho visto quel nonno tutto d'un pezzo, ateo convinto e dichiarato in piedi sulla sedia a fotografare il nipotino che dolcemente lo salutava, beh un dolce pensiero miracoloso l'ho avuto.
 Tutti straconvinti dell'inutilità del messaggio evangelico, del pensiero bigotto e retrogrado della Chiesa, poi però alle recite in chiesa tutti schierati a cantare, dondolare la testa a tempo, applaudire commossi e gonfi nel petto per la prova riuscita dell'erede.
 Sarà tradizione, sarà voglia di esserci, sarà attaccamento alla famiglia o impegno preso con la prole, promessa da mantenere, ma tutti erano lì e non si  può che gioire di questo piccolo miracolo.

Miracolo di Bolsena, Cappella del Corporale, Duomo di Orvieto.
Ugolino di Prete Ilario (1357-1364)


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