...Cosa sta facendo in questi giorni chi sbeffeggia il mio Credo, chi deride il mio Dio e insulta mia Madre.
Avrà preparato albero e presepe tradizionali, sorpassati, fuori moda, insulsi simboli di Amore e Pace?
Starà girando per negozi e artigiani alla ricerca dei soliti regali e pensierini per i suoi cari?
Si sarà comprato qualche nuovo capo d'abbigliamento per non sfigurare?
E cosa mangerà il giorno della Vigilia? Nessuna tradizione che si rispetti, penso, non consumerà pasti senza la carne, magari opterà per la solita squisita fettina girata in padella o un pezzo di pizza gommosa, che non guasta mai.
Quello che per tutto l'anno bestemmia, irride me che mi alzo presto la domenica per ascoltare la messa, in questi giorni non andrà certo a far visita ai nonni anziani, o forse andrà nell'intento di scucirgli qualche buona percentuale di pensione e tredicesima.
Chi non crede alle favole natalizie, non percepisce quest'atmosfera magica di attesa, di unione, di voglia di stare insieme, di consumare pasti con tutta, ma proprio tutta la famiglia?
Non crescerà la prole con le stupide poesie recitate a fine pasto, prima del panettone e non nasconderà la letterina con tutte le sane promesse di bontà e miglioramento sotto al piatto.
Chi non vive il Natale rimarrà solo, sotto le coperte o sdraiato sul divano a riposare, a imprecare contro chi nutre invece queste sane e buone abitudini.
La Natività di Gesù è un affresco (200x185 cm) di Giotto, databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova.
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