Splendido pomeriggio domenicale, assolato e frizzante, troppo bello per rimanere chiusi in casa: si organizza velocemente un'uscita a pochi chilometri, si preparano le macchinette fotografiche, lo zainetto con merenda e acqua e via, tutti in macchina.
Arriviamo presto, c'è ancora poca gente in giro: solite bancarelle farnesiane davanti alla corte della Chiesa della Madonna del Ruscello, un poco distaccate dal resto del traffico pedonale.
Sulla piazza, un enorme abete vero piantato in un vaso, semplici fiocchi colorati per decorazione, tra le bancarelle del mercatino artigianale, il mago è già all'opera con due assistenti: si tratta di un giovanotto un po' scalcagnato, ma simpatico e due ragazze, una allo zucchero filato l'altra alle forme di palloncini. Intanto un trenino per bambini ci passa vicino con il codazzo di ragazzetti inseguitori: i pargoli approfittano subito e si fanno un giretto. Arriva anche la banda musicale, in abiti civili, piccolo concerto statico e poi via per le stradine.
Alcuni ragazzi ci chiamano insistentemente: sono gli alunni della scuola locale, divisi in classi, che offrono una pesca di solo un euro con regalo garantito e omaggio finale. Tutto il ricavato andrà alla scuola: peschiamo tutti, non sia mai, e ci portiamo via semplici lavoretti realizzati dai bambini, con legnetti, listarelle di bottiglie di plastica, polvere colorata in bottiglia, palline di polistirolo brillantinate.
Cala il sole, si accendono le luci: elettriche-colorate sui muri dei palazzi, lumicini nei vasetti lungo le strade e sui rami di romantici alberi sul belvedere e tutte le luminarie dei balconi, dei palazzi, delle porte del centro storico. Esce Babbo Natale dalla sua casa, ci saluta mentre arranchiamo in salita alla scoperta della Via dei Presepi, per le stradine fino alla Chiesa di S. Vittore Martire.
Emozionante la passeggiata per il centro storico, tirato a lucido e impreziosito da tante teche con i presepi, meno bello per me il trionfo di bianco e oro della scenografia all'interno della chiesa di S.Vittore, niente di più lontano dal messaggio evangelico, de gustibus.
Una festa semplice, paesana, colori e canti natalizi, bambini elettrizzati: tutto quello che serve per un'ottima riuscita.
Alle 18 siamo al paesello, sulla silenziosa piazza centrale ci accolgono i soliti vecchietti al bar, chiusi nei cappotti, e il verde albero "palloso". Qui mi fermo, non voglio infierire.
Tutte le foto scattate da Tatone.
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