mercoledì 2 dicembre 2015

BUONA NOTTE

 Sono stanca, mi si chiudono gli occhi, appoggio la testa sul braccio eppure ritardo ancora il momento di spegnere la luce. Forse perché il silenzio regna sovrano, dormono tutti, godo di questa pace notturna.
 Iniziato il conto alla rovescia verso le festività, comincia a salire l'ansia da regalo per i bimbi: ancora nessuna letterina ufficiale, il piccoletto ha le idee confuse, meglio aspettare qualche giorno; domenica pomeriggio in piazza celebreremo S. Nicola patrono del paese e si benediranno i Bambinelli del presepe: allora sì che sarà Natale.
 Intanto pensiamo a domani, giornata da Cenerentola, non che ne sia entusiasta, ma al lavoro non si comanda, si può affrontare di tutto, onesto certo, ma tutto.
 Nessun rumore dal mondo esterno, luci private spente, non si sentono neanche i cani e i gatti del quartiere: il freddo inghiotte ogni guaito, nessun miagolio.
 Ancora pochi istanti per riordinare libri e quaderni, bollette e scontrini, poi anche la mia casa si spegnerà.

Il gelsomino notturno
E s’aprono i fiori notturni,
nell’ora che penso ai miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala
l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s’è spento…
È l’alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.


G. Pascoli
AutoreVincent van Gogh
Data1889
Tecnicaolio su tela
Dimensioni73.7×92.1 cm
UbicazioneMuseum of Modern ArtNew York


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