...Sono diventata mamma, il desiderio più forte e intenso che avessi mai provato.
Esattamente un anno prima avevo perso, per aborto spontaneo all'ottava settimana di gestazione, l'esserino che portavo in grembo, sicura che tutto sarebbe andato liscio, invece come una doccia fredda. Ricovero d'urgenza, flebo per tutta la notte e poi inevitabili i forti dolori - vere e proprie contrazioni - e non vi racconto il resto, che è rimasto impresso attimo dopo attimo nella mia mente, lucido ricordo. Non ero mai stata in un letto d'ospedale, mai operata e ritrovarmici è stato terribile, una vergogna mai provata, ancora più forte quando ho scoperto che l'anestesista di turno era un mio compaesano, a cui piangendo mentre mi addormentava ho chiesto solo il mio bambino.
Dopo quella brutta esperienza, pensavo che sarebbe stato difficile diventare genitore, che avessi una grande colpa o peggio che fossi in qualche modo sbagliata, invece dopo esattamente dodici mesi è arrivato l'erede al trono.
Quell'aborto non si cancella, non si dimentica: ogni volta che in seguito ho fatto un controllo ho sempre dovuto ricordare "una gravidanza non a termine": pochi millimetri, il battito presente e poi un forte dolore, come uno strapparmi via qualcosa.
Quello che solo le donne provano.
La Madonna del parto è un affresco (260x203 cm) realizzato da Piero della Francesca, databile al 1455-1465 circa, e conservato in un museo appositamente predisposto di Monterchi, proveniente dalla cappella di Santa Maria di Momentana.
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