Articolo semiserio per festeggiare la buona riuscita della mia nuova convocazione.
Al fin sono stata ingaggiata dallo Stato Italiano per supplire, periodo breve, lettere in un istituto superiore. Ottimo, sono contentissima, intanto si inizia a lavorare, non mi arrugginisco e prendo sempre più confidenza con le nuove problematiche generazioni di giovani studenti poco propensi allo studio - Istituto professionale.
Il bello è che insegnerò all'alberghiero: segno del destino, non ho dubbi. Mi poteva toccare un istituto di moda, così avevo la scusa di posare da modella, o indirizzo turistico, viaggi e viaggiatori, niente.
Il Buon Dio stanco delle mie continue promesse di imparare qualcosa dell'arte culinaria, di approfondire l'arte pasticcera e prendere dimestichezza con ricette e attrezzatura, ha deciso di spedirmi in una scuola dove finalmente carpirò qualche dolce segreto dell'alta cucina, qualche manicaretto con cui sostituire il rollo della domenica, qualche succulenta preparazione artistica.
Bene, sono pronta, che la prova abbia inizio!
Il più piccolo dei miei pargoli alla buona novella mi ha guardato preoccupato, quasi perplesso e mi ha chiesto cosa avrei mai potuto insegnare io in quella scuola di cuochi, che non so cucinare proprio tutto: a me tocca italiano, poi tutto assaggio!
La Lattaia è un dipinto a olio su tela (45,4x40,6 cm) di Jan Vermeer, databile al 1658-1660 circa e conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam.
E vai!! Auguri e in bocca al lupo per questa nuova avventura. Significherà che tra antologia e letteratura inserirai qualche deliziosa ricetta di Masterchef...metafore della vita!!!😉😉😊😊
RispondiEliminaGrazie M. Clara inizia una nuova avventura, spero di essere all'altezza!
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