venerdì 29 gennaio 2016

TIRALO FUORI, FALLO VEDERE

 Non ci crederete, ma anch'io ne ho uno, lo tengo chiuso, al buio, non lo vede mai nessuno, perché ne faccio quotidianamente a meno.
 Colpa mia, lo so, mi prendono anche in giro per questo; averne uno a portata di mano e non utilizzarlo, ma come, dove e quando?
Certe volte ci penso, lo sogno e lo accarezzo, perché è bello, unico, solo mio, ma poi lo lascio in disparte e guardo da un'altra parte, sono una che pretende la comodità: sono sportiva, ginnica, desidero la praticità per muovermi bene.
 L'ho tanto voluto e cercato; mia madre, santa donna, mi ha accontentato, sempre al meglio perché è la migliore, precisa, metodica, meticolosa, lo ha creato dal nulla, lo ha modellato sul mio corpo, perfetto, ed io neanche lo degno di uno sguardo.
 Passa il tempo, passano i mesi, la classe è la classe, mica si scherza su questi argomenti: è di nuovo carnevale, è tempo di travestimenti, posso anche lasciarmi andare un poco al ballo, al divertimento, alla compagnia dei miei amati coetanei, così finalmente indosserò di nuovo l'abituccio nero con le frange, confezionato su misura dalla mia sarta personale.


Picasso, Giovane buffone e piccolo arlecchino, 1905



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