Non ci si annoia mai, non c'è mai un attimo di stasi o di silenzio: un borbottio continuo e persistente che tende ad aumentare se per caso smetti di parlare tu, in un breve intimo momento di riflessione. Estrema difficoltà nel parlare, spiegare, illustrare argomenti a persone che vorrebbero essere da tutt'altra parte, che ti guardano ma non vogliono afferrare il fulcro del discorso, che certo non li riguarda.
I ragazzi pensano che portare il materiale scolastico sia un opzione, lo considerano un accessorio dello zaino: qualche penna forse, un quaderno per tutte la materie affini, quantomeno uno per le materie di uno stesso insegnante e poco altro.
E' sempre il momento giusto per mangiare, spilluzzicare qualsiasi cibo commestibile e croccante, ma anche bere è importante e se non si è provvisti di bottiglietta d'acqua propria ci si può sempre alzare per uscire e acquistare al distributore.
Anche lo scambio di battute, schiaffetti, notizie è necessario: ad ogni cambio d'ora ci si riversa nel corridoio a richiamare l'attenzione degli altri anche con versi simili a barriti.
E i compiti: che devono essere svolti tutti quelli assegnati per casa? No, si possono copiare all'occorrenza, o anche lasciarli da parte.
Sono, tutti gli studenti, come un vulcano prima dell'eruzione: devono e vogliono sempre intervenire e lasciare una considerazione, un pensiero, una difesa del compagno "pizzicato".
Tutti gli insegnanti dovrebbero passare qualche anno in una delle scuole "difficili" e farsi le ossa, almeno ci si divertirebbe un poco, solo a sentire certe domande e peggio certe risposte.
Il giuramento degli Orazi è un dipinto (330x425 cm) realizzato nel 1784 dal pittore Jacques-Louis David, conservato nel Musée du Louvre di Parigi.
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