lunedì 25 gennaio 2016

MA 'NDO VAI SE L'INGLESE NON LO SAI?

 Posso riassumere così, con queste poche parole del titolo la situazione attuale di chi, come la sottoscritta, non conosce altro se non la lingua madre (non prendo qui in considerazione il magnifico latino e l'impareggiabile greco antico).
 Perché giovane studentessa ho studiato francese e in seguito, pur avendo tentato qualcosa, non ho mai più colmato questa enorme lacuna.
 Oggi pomeriggio il dirigente scolastico ha riunito i genitori dei bambini delle elementari in aula magna per presentare un corso di lingua madre con finale certificazione, che comprovi le abilità raggiunte per gradi e livelli; mi è sembrata cosa buona e giusta. Poi è scattata la riflessione: abbiamo ascoltato una signora spagnola che in un timido italiano ci ha illustrato il corso di inglese, piccolo il mondo, abbiamo l'Europa a portata di mano. Vero.
 Mia sorella- madrelingua italiana certo - dà ripetizioni di inglese ad amiche spagnole, siamo sempre lì, bisogna saper parlare bene gli idiomi europei per avere altre possibilità di impegni lavorativi!
 Corretto, però sono un'insegnante di lettere e giuro la conoscenza della nostra lingua nazionale non è completa, anzi, muore ogni giorno qualche parola che cade in disuso, per non considerare il congiuntivo che vive attaccato al respiratore artificiale.
 Impariamo l'inglese, giusto, spiccichiamo parola, giusto, reggiamo una conversazione, giusto, ma prima leggiamo e studiamo la lingua del padre Dante e del grande Manzoni.

Sandro Botticelli (1445-1510), Ritratto di Dante, tempera, 1495, Collezione privata. 



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