Sono in crisi, esistenziale, profonda, nera, non so cosa scrivere, non so come riempire questa pagina bianca, vuota come la mia testa. Sarà l'orario, sarà la stanchezza, saranno le corse, saranno gli impegni di lavoro - e menomale che ho tanti impegni in questo periodo.
Vi siete mai chiesti cosa avreste voluto saper scrivere?
"se io fossi capace scriverei il cielo in una stanza..."
Spesso me lo sono chiesto e me lo chiedo, perché è il mio "mestiere" correggere testi, analizzarli ed estrapolare il messaggio sotteso.
Sto ancora pensando al mio primo libro-romanzo-raccolta di filastrocche, ma forse dovrei pensare di darmi alla politica, anche in quel campo si inventano tante storie...
Comunicare non è parlare, e anche se si parla non è detto che si venga ascoltati, anzi.
Scrivere è ancora più difficile, a molti non piace impegnarsi, restare concentrati e rinunciare al gioco all'aria aperta, ad una passeggiata o al programma televisivo per rimanere fermo seduto a sfogliare un libro.
Quando sarò abbastanza brava e una buona comunicatrice, magari mi arrangerò nella scrittura, troverò la forza e il coraggio di agire e rendere pubblici i miei folti, vaporosi, troppi pensieri, che ora riempiono le pagine web del blog più scrauso che voi conosciate!
Grazie per l'attenzione e se siete arrivati fino a questo punto, significa che non sono poi una scribacchina tanto malvagia...
-Clio, colei che rende celebri, era l'ispiratrice della storia e veniva rappresentata con un rotolo di carta in mano.
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