sabato 30 gennaio 2016

OGNI SERA, LA STESSA STORIA...

 Quando sono stanca, quando mi pesano le pupille, quando sbadiglio il doppio del sopportabile, quando ho un forte mal di testa, mi ripropongo sempre di andare a letto presto, coricarmi e dormire al calduccio del piumone, coccolata...
 Invece poi la notte, quando i pargoli dormono, quando il silenzio si impadronisce delle stanze domestiche, quando è tornato a regnare un po' di ordine, ma sempre prima della pulizia dei pavimenti, mi siedo, apro il mio portatile e scorro le pagine di FB, sbircio un poco cosa hanno condiviso le persone che stimo, magari scambio anche qualche parere via chat e poi produco.
 Scrivo, cancello, riscrivo a volte; altre invece, se ho avuto modo e tempo di pensarci durante il giorno, digito di getto, al volo e condivido. Mi porta via qualche minuto prezioso la scelta delle immagini, perché mi piace abbinare quella giusta, più adatta alle parole e ai concetti che esprimo.
 Sono solo parole, come canta Noemi, per alcuni futili stupidaggini, vanesie elucubrazioni, cartastraccia, per altri spiritosaggini, un passatempo o anche un momento di riflessione, per me un impegno che adoro, come un altro lavoro e questo è ciò che conta.
 A domani, notte amici lettori.

 Il bambino Gesù dorme sulla croce con un teschio sotto il braccio,
seconda metà del Seicento
Esteban Murillo, Galleries and Museum Trust, Sheffield

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