Invece poi la notte, quando i pargoli dormono, quando il silenzio si impadronisce delle stanze domestiche, quando è tornato a regnare un po' di ordine, ma sempre prima della pulizia dei pavimenti, mi siedo, apro il mio portatile e scorro le pagine di FB, sbircio un poco cosa hanno condiviso le persone che stimo, magari scambio anche qualche parere via chat e poi produco.
Scrivo, cancello, riscrivo a volte; altre invece, se ho avuto modo e tempo di pensarci durante il giorno, digito di getto, al volo e condivido. Mi porta via qualche minuto prezioso la scelta delle immagini, perché mi piace abbinare quella giusta, più adatta alle parole e ai concetti che esprimo.
Sono solo parole, come canta Noemi, per alcuni futili stupidaggini, vanesie elucubrazioni, cartastraccia, per altri spiritosaggini, un passatempo o anche un momento di riflessione, per me un impegno che adoro, come un altro lavoro e questo è ciò che conta.
A domani, notte amici lettori.
Il bambino Gesù dorme sulla croce con un teschio sotto il braccio,
seconda metà del Seicento
Esteban Murillo, Galleries and Museum Trust, Sheffield
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