Sbeffeggia i miei articoli, ridicolizza i miei pensieri scritti e afferma con una punta di malignità che non legge il mio blog, non ci credo, però continua imperterrito. Poi mi consiglia di raffinare i contenuti, di scegliere argomenti seri e pesanti, che mi possano contraddistinguere in un campo specifico e di non mischiare buffo e alto, riso e riflessione, pubblico e privato, per riscuotere più credibilità e godere dei buoni frutti del mio lavoro.
Ci "accapigliamo" su diversi argomenti, come l'importanza della scuola superiore: io parteggio per il liceo, naturalmente, lui obietta in modo classico che con quella scuola non si ha futuro lavorativo, meglio un buon istituto tecnico. Non troveremo mai un accordo.
Adoro le grandi riunioni familiari, la confusione a tavola, lo scambio di notizie e aggiornamenti anche piccanti, il mio coniuge no, anzi. Di pace e silenzio sarebbe fatto il suo regno casalingo, riposo anche uditivo da una settimana intensa di lavoro.
Ma come fanno quelle coppie-piccioncini innamorati che non discutono, si sbaciucchiano, si tengono mano nella mano e sorridono al mondo?
Datemi la ricetta magica
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